Ammenda

Alessandro Grazian

Sono diverso, sono immaturo 
son sepolto da torri di fumo 
sono oscurato da un torrido amore 

son pernicioso, sono un odioso 
scaldo di lacrime un letto pietoso 
sono abbagliato da un cieco rancore 

incatenatemi dentro una gabbia 
non lo vedete che sono un villano? 
sono un malato, un dolce perdente 
nutro di nero quello che ho di mente 
schiavo di un vezzo orrido e sporco 
sono la carne malata di un sorcio 
sono distante dal cielo e dal mare 
sono disposto solo a rinunciare 

guancia nervosa, truce cipiglio 
son la vertigine di uno sbadiglio 
sono inchiodato da un sordo terrore 

son timoroso, sono un penoso 
sazio di inutile il mio circo ombroso 
sono la spalla alla mia menzogna 

ricompitatemi tutte le leggi 
non lo vedete che son dissidente? 
sono sbagliato non sono abbastanza 
guardo intesito le mie debolezze 
il ciambellano di un trono esiziale 
il mio esercizio è quello di star male 
sono vicino ad un margine amaro 
della mestizia son depositario 

depositario, ammenda
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