Io E La Musica

Umberto Bindi

Il vento che correva su Genova 
soffiava nella mia fisarmonica 
nasceva piano la mia musica 
e dentro al cuore solitudine 
com'ero io, com'ero io 

Così diverso per l'abitudine 
di raccontare tutto alle nuvole 
sopra un cortile senza alberi 
il mio concerto se ne andava via 
da casa mia, volava via 

giorni di favola e poi 
la luce terminò 
e come fu non so 
io mi ritrovo qui 

un vento freddo volta le pagine 
di questa storia senza miracoli 
ricordo ancora i giorni inutili 
gli errori fatti e perdonati mai 
ma c'era lei, la musica 

giorni più amari che mai 
nessun amico che 
credesse ancora in me 
ma adesso sono qui 
e credo in me 
in quello che ho 
con una cosa in più 
l'amore 

d'accordo, è poco 
in questo mondo che 
non crede più 
in questo mondo che 
non crede più
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