I fermiamo al ritorno
nel paese dell'infanzia
e casali dai monti intorno
che ci scaccia dal petto l'ansia
ci appartiamo sulla via
che conosce urla e grida
il suo nome canalone
il rusciello della non ragione
Quando il sole affaticato
si nasconde dietro i monti
e con il cielo incastonato
dalle stelle mille e lucenti
Poi la luna deformata
dai crateri addormentati
riesce ancora a sprigionare
il attraente dei richiami
Ci fermiamo al ritorno
nel paese dell' infazia
e i casali dai monti intorno
che ci scaccia dal petto l'ansia
Ci appartiamo sulla via
che conosce urla e grida
il suo nome canalone
il rusciello della non ragione
Con i petti illuminati
le luci accese delle case
nessuno valica quel muro
se non noi il mondo futuro
Siamo tutti accomunati da una voglia di possesso
di un qualcosa percepito nella notte disperata
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